sabato 29 settembre 2012

Apocalisse

Agli inizi degli anni '90 la parola Apocalisse evocava ancora l'ultimo libro del Nuovo Testamento. Ma mentre la fine del secolo si avvicinava il mille non più mille, dipinto anche dalle oscure profezie di Nostradamus, si faceva quotidianità.

Fra un satana che avrebbe dovuto disciogliersi, quattro cavalieri imbizzarriti, il papa nero, e la fervida immaginazione di alcuni ispirati affabulatori, a capodanno l'anno 2000 venne alla fine salutato esattamente come tutti gli altri anni. Se non fosse stato per quella lieve sensazione di sollievo collettivo, misto a delusione, che per qualche giorno perdurò ancora.

In quel periodo era ancora la Profezia di Celestino per la massa. The Secret e la pianificazione neurolinguistica arrivarono molto dopo. Da quel momento però è stato come assistere a un coro in crescendo che, per un'apocalisse mancata ha subito iniziato ad invocarne un'altra.

Così, come fosse un gioco. Come se questo mondo non esaudisse esattamente tutti i nostri desideri. Massa umana che ancora non si rende pienamente conto della portata delle proprie azioni e dei propri pensieri.

Nel frattempo qualche predicatore ha indicato nuovi giorni, brillantemente superati, in cui la terra convulsa avrebbe dovuto tremare e come cane infastidito liberarsi delle pulci (cioè noi) scrollando il pelo. Ma sicuramente oramai da qualche anno, la data più accreditata e gettonata è indiscutibilmente il 21 dicembre 2012.

In questa data un evento di natura imprecisata e dimensioni planetarie investirà la terra e per noi, per l'umanità, nulla più sarà possibile fare. Moriremo. Come razza, come civiltà, come pianeta. 

Finalmente l'agognato castigo dei molti e finalmente gli infedeli pagheranno con dolore il non aver creduto nell'unico dio (spazio pubblicitario libero per divinità in calo di popolarità).

William Blake

Intanto, nell'immaginario collettivo, cinematograficamente popolato di vampiri e licantropi, che procreano mutantropi figlioli con l'umanità, la palma della vittoria appartiene ancora ai mangiatori di carne umana. 

Morti viventi e deambulanti, il cui solo morso condanna alla stessa crudeltà. 

Tutti felicemente e appassionatamente insieme fino al mattino dopo.

Morenti dementi. Zombies freschi d'alba e canna mattutina ai sali da bagno, che tanto appetitosa rende la faccia del vicino di casa. E anche della fidanzata se è per quello. L'hanno chiamata Settimo Cielo e non si capisce ancora perchè.

Più onesti con la Desomorfina, Krokodill per gli amici, che rende novelli lebbrosi subito dopo la seconda dose. Mix di codeina, benzina, olio, detersivo industriale e iodio, non risveglia istinti sopiti ma è come farsi sbranare.

Da uno zombie appunto.

Uno zombie interiore che provoca il collasso del setto nasale per troppi soldi e cocaina.

Analogie certo, nulla di concretamente vero, solo il ripetersi ossessivo di certe frasi, di certi commenti, presenti ovunque nei testi di sapere dell'umanità di ogni dove, di ogni luogo, di ogni epoca.

Attento a ciò che desideri. 
Potresti ottenerlo.


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