domenica 22 luglio 2012

Realtà

Che cos'è la realtà? La definizione del reale è sempre stata oggetto di nutrite discussioni e forti dubbi. 

Distinguere cosa è reale da ciò che non lo è basa i propri paradigmi su ciò che comunemente si intende per realtà, ovvero ciò che tutti vedono, ascoltano, annusano, toccano e assaggiano. I 5 sensi stabiliscono essenzialmente norme di parametri entro cui riconoscere ciò che è vero, da ciò che non esiste. 

Nella nutrita sezione "ciò che non esiste" gli esseri umani, durante il corso della storia, hanno infilato un mucchio di cose man mano che progredivano nella scienza e dimostravano come aggregare la materia per produrre autonomamente ciò che serve al comfort della specie. 

Hanno quindi decretato regole che per essere oggettive, e perciò riconosciute dall'accademia scientifica collettiva, devono negare con forza e accanimento l'esistenza di tutto quello che è stato infilato nella suddetta categoria. Se mai teoria le dovesse anche solo evocare, è subito bollata come la più eretica e stolta delle idee e come tale derisa.

Certo indubbiamente la fisica studia l'universo visibile, ma è il nostro cervello che vede le cose e per la neuroscienza ciò che il cervello traduce come realtà è più esattamente un parto della fantasia. 

Gli impulsi neurochimici rilasciati dal nostro cervello durante un sogno o un'allucinazione sono gli stessi che girano nel nostro cranio quando sperimentiamo effettivamente quegli eventi. Tecnicamente parlando per il nostro cervello non esiste alcuna differenza fra guardare una mela e immaginarla.

Utilizzando la risonanza magnetica per guardare cosa accade nel cervello di chi inventa una bugia la corteccia prefrontale dorsolaterale, correlata alle funzioni esecutive e al senso di giustizia, si illumina come un albero di natale e alcuni studi hanno dimostrato che i bugiardi migliori hanno un grandissimo vantaggio. I più convincenti occupano i posti di lavoro migliori, hanno molti più amici e i partner più belli.

Usiamo il cervello quando mentiamo, ma usiamo il cervello anche quando ci mentono.

E' possibile che il cervello menta a sè stesso?

La personalità umana è fondamentalmente una collezione di parecchie reti neuronali distinte che corrono nella gelatina acquosa e vischiosa posta fra le nostre orecchie, ma anche la traduzione di tutti gli impulsi ricevuti da quello che vediamo e percepiamo con i sensi accende reti, quindi gli schemi creati dal pensiero, che traducono ciò che è reale da ciò che non lo è, si costruiscono connettendosi e/o sovrapponendosi a quegli schemi che si comportano come assembramenti a lunga memoria. 

La capacità di pensiero e speculazione soggettiva perciò, sono condizionati dalle preesistenti reti ed è quindi il condizionamento comune a definire la realtà comune.

Ma la realtà reale è davvero quello che crediamo, oppure è un tutt'altro che noi traduciamo solo come possiamo, o come siamo indotti a credere, piuttosto che per ciò che è?

Nel 2012 le molte conferme aumentano i dubbi.

E molto di ciò che ancora risiede nella categoria "ciò che non esiste" sembra sorridere beffardo.


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