lunedì 18 giugno 2012

Neuroscienza, Fantascienza, Realtà

Considerando sia vero che il cervello abbia un potenziale quasi illimitato, possiamo anche considerare che attualmente sia cablato per manifestare doti di sopravvivenza piuttosto che di intelligenza pura.

Un autistico ad alto funzionamento è in grado di imparare a memoria un elenco telefonico in una sola lettura, ma questo accade anche ad esseri umani non autistici che ricordano tutto ciò che vedono, leggono o sentono. Menti piene zeppe di dati.

Ammettiamo quindi che sia possibile stimolare il cervello umano perchè sia in grado di liberare capacità normalmente considerate superiori, che cosa accadrebbe?

I pensieri si organizzano in schemi neuronali fissi. Maggiori sono i recettori cerebrali di una cellula, superiori sono le connessioni fra schemi ampliando la capacità di pensiero astratto a cui sembra esistere un limite che solo pochi esseri umani sono in grado di travalicare. E non senza effetti collaterali.

Ammettiamo che sia quindi plausibile far collassare gli schemi abituali riattivando tutti i recettori cellulari in nuove organizzazioni, il quoziente intellettivo schizzerebbe fuori scala massima, l'universo diventerebbe multiverso e sarebbe presumibile la connessione diretta fra cervelli.


Vi domandate perchè? Che scopo avrebbe? 

Ma non vi sembra che (osservando bene la storia umana) lo scopo primario dell’umanità non sia tanto quello di scoprire se davvero esiste Dio, quanto invece quello di diventare Dio?

Ammettendo che sia possibile, ammettendo che gli analisti di google, e non solo, stiano studiando, attraverso i dati ricevuti sulla logica con cui vengono effettuate le ricerche nel motore, il modo in cui gli esseri umani collegano i dati fra loro per ottenere il pensiero creativo, è credibile che qualcuno stia cercando il modo di trasferire la coscienza umana in un cervello elettronico?


Quante domande per Alice e il povero Cappellaio Matto. 
Ben più di sei appena svegli al mattino. 

Cervello

Nessun commento:

Posta un commento